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Le comunità guaranì

Con il proposito di arricchire l’esperienza della visita alle Cataratas de Iguazu, proponiamo un brevissimo excursus sulla cultura e sulla storia della zona, e in particolare la visita alle comunità Guaranti di Yryapu e Fortin Mbororé.

 

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Gli abitanti originari della zona sono i Guaranì, una popolazione che abitò tutta la parte di selva e foresta tropicale dell’America Latina, un immenso territorio che va dall’Argentina settentrionale fino alla Colombia. Esistono diversi gruppi culturali di Guaranì, le popolazioni che vivono a Misiones sono Mbià guaranì. Questo gruppo si diffuse nell’area fra l’Argentina e il Brasile nella zona della foresta pluviale; una foresta non fitta e rigogliosa come la selva amazzonica, ma altrettanto ricca di piante, animali ed uccelli. Come tutti i gruppi Guaranì erano divisi in comunità seminomadi. Venivano creati dei villaggi che rimanevano stanziali in una zona per alcuni anni, dopodiché si spostavano in un’altra area prima che le risorse naturali si esaurissero completamente e fondavano un nuovo villaggio. Le loro principali attività erano la caccia e la raccolta dei frutti del bosco. L’agricoltura e l’allevamento erano praticamente sconosciuti.

La storia della colonizzazione di Misiones è molto complessa ed ha attraversato diversi periodi. Con la conquista arrivarono gli Spagnoli e i Portoghesi, i Missionari gesuiti e, infine, l’immigrazione europea dell’ultimo secolo. I primi conquistatori schiavizzarono e perseguitarono la popolazione Guaranì, quasi al punto da provocarne l’estinzione. I missionari gesuitic organizzarono dei villaggi chiamati “Riduzioni”, modificando la loro forma di vita nomade per forzarli alla pratica dell’agricoltura e per evangelizzarli. Infine i latifondisti e i coloni usurparono e occuparono le loro terre. I Guaranì furono quindi costretti a cambiare radicalmente la propria forma di vita e organizzazione economica. Oggigiorno la maggior parte è relegata in comunità stanziali alle periferie delle città e dei paesi, resistono solo alcune comunità in remote zone di foresta. Venuta meno la possibilità di mantenersi con la caccia e la raccolta di bacche e radici, (anche perché, non potendosi spostare, si trovano di fronte ad un rapido esaurimento delle risorse disponibili) la sola possibilità di sostentamento è di lavorare come manodopera oppure di vendere artigianato, sempre condizionati dalle politiche assistenzialistiche di turno.

Da alcuni anni le due comunità che vivono nella zona di Puerto Iguazu sono state coinvolte nella crescente attività turistica della zona. Si tratta di due casi emblematici dove, nel caso di Fortin Mbororé, l’iniziativa nasce nel 2002, dall’innovativa proposta di una agenzia di turismo di organizzare un percorso culturale dentro la comunità. Mentre nel caso della comunità Yryapu, una ONG argentina ha iniziato un progetto di formazione di guide al turismo comunitario, chiamato MATE.

Come si può notare anche dai programmi di viaggio, l’offerta turistica delle due comunità si presenta al visitatore quasi della stessa forma: il percorso è organizzato con le stesse modalità, le informazioni culturali sono uguali. Di fatto le due comunità si trovano situate una di fronte all’altra separate solo da una strada e in entrambi i casi la struttura della organizzazione interna dipende da una assemblea comunitaria. Le decisioni si prendono principalmente in forma consensuale e il “cachique” è il garante che compie anche il ruolo di amministratore. Le informazioni sulla storia e la cultura che vengono date ai turisti sono accordate dall’Assemblea.

E’ comunque importante la differenza tra la proposta di una agenzia di viaggi e un progetto dove l’iniziativa e tutta l’organizzazione dipendono soltanto dalla comunità. Non è facile poter arrivare a conoscere gli accordi con cui le comunità si regolano al loro interno. Proponiamo ai nostri turisti di visitare entrambe le comunità e di arrivare alle proprie conclusioni personali su questo che si potrebbe definire come un “caso di studio di turismo comunitario”.

 

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