La Patagonia marittima include la parte della costa atlantica delle province di Rio Negro, Chubut e Santa Cruz. Muovendosi da nord a sud, il primo punto di interesse è l’estuario del fiume “Rio Negro” e il “Cammino della Costa”; a Chubut ci fermiamo nella Penisola di Valdes e Punta Tombo dove troviamo la Balena Franca austral e il pinguino di Magellano; nella provincia di Santa Cruz passiamo dalle scogliere di fossili di Puerto San Julian a Puerto Deseado, all’isola dei pinguini dal ciuffo giallo, e la “ria”; quasi al fine della costa, a 200 km dallo stretto di Magellano, si trova il Parco Nazionale Marino di Monte León.
Il Rio Negro e il Cammino della Costa, la Ruta 3 fino a Playa Dorada.
Il Rio Negro, (fiume nero) segna il limite nord – est della Patagonia e delle provincie di Buenos Aires e di Rio Negro. Nasce più di 600 km a ovest dall’incontro dei fiumi Neuquen e Limay e sbocca sull’Atlantico.
Durante l’estate lungo il fiume è possibile fare il bagno e varie attività in barca. Da ricordare la regata di canoa e kayak più lunga del mondo, “La Regata Internacional del Río Negro” che si svolge da più di 30 anni nel mese di gennaio. L’estuario è caratterizzato da banchi di sabbia e dune che creano un paesaggio indefinito dove il limite tra l’acqua e la terra è in continuo movimento e si ha la sensazione di un territorio totalmente selvaggio e misterioso. Il “Balneario del Condor” fu progettato negli anni ’50 da immigrati italiani nella parte sud dell’estuario e costituisce oggi un importante centro estivo per gli abitanti della zona.
Penisola Valdes – Puerto Piramides
Penisola Valdes è una riserva faunistica integrale, dichiarata “Santuario Balenero” dalla Commissione Balenera Internazionale nel 1994 e Patrimonio dell’Umanità dalla UNESCO nel 1999. La penisola è collegata alla costa da uno stretto braccio di terra, dal quale è possibile vedere il mare dai due lati (Golfo Nuevo e Golfo S. Juan). Il paesaggio della penisola è di tipo arido con colori giallo ocra che si stagliano sull’azzurro chiaro dell’oceano. E’ formata da piccoli altopiani e calette dove si incontrano nei diversi periodi di accoppiamento e nascite, balene, elefanti marini, pinguini, foche e diverse specie di uccelli. La maggior parte del territorio della Penisola è proprietà privata di “estancias” mentre la quasi totalità dei turisti passano da Puerto Piramides per l’avvistamento delle balene, mangiare e comprare souvenir.
Puerto Piramides è infatti l’unico nucleo urbano, ubicato nel lato nord del Golfo Nuevo in una posizione strategica protetta da scogliere che si converte in un rifugio ideale per la fauna marina con possibilità di avvistamento dalla spiaggia medesima. L’attività esclusiva di Puerto Piramides è l’ecoturismo. Considerando la scarsa estensione del paesino di Puerto Piramides, delimitato naturalmente dal mare, dalle scogliere e dalle dune naturali, la costruzione di grandi infrastrutture turistiche avrebbe un impatto devastante sull’ecosistema. La partecipazione e motivazione degli abitanti di Puerto Piramides è un esempio di come la popolazione locale può aiutare alla soluzione dei problemi e alla conservazione delle risorse naturali per le future generazioni. Infatti, nonostante le infrastrutture turistiche siano minime, questo non evita il forte impatto negativo sull’ambiente, che produce l’arrivo durante la giornata di una grande quantità di turisti, soprattutto concentrati durante l’alta stagione.
I problemi che coinvolgono Puerto Piramides e le risorse naturali della Penisola Valdes derivano dalle attività che si sviluppano sia nello stesso paesino sia in zone più lontane. Nel primo caso stiamo parlando, di fronte alla crescita della domanda e dell’offerta turistica, dei problemi legati al trattamento di rifiuti solidi e liquidi che del rifornimento adeguato di servizi pubblici quali acqua e luce. La seconda situazione si riferisce alle attività economiche delle zone circostanti, come ad esempio le industrie che lavorano il pesce o l’industria dell’alluminio. Inoltre ci sono problematiche regionali come la gestione dei rifiuti; il problema delle alghe infestanti; la capacità massima del flusso di turismo nelle aree protette. Tutte queste situazioni creano inquinamento e ricadono principalmente sugli ecosistemi più fragili come quello di Penisola Valdes, una zona che ha bisogno di politiche stabili nel tempo per attuare un piano di gestione efficiente.
La Balena Franca Australe
Si tratta di una delle undici specie più grandi del mondo. Non possiede denti, ma una specie di barba attraverso della quale filtra l’acqua, trattenendo il plancton, suo principale alimento. Respira attraverso due orifizi situati sopra la testa, il corpo è nero con macchie bianche sull’addome. Questa specie presenta delle callosità proprie di ciascun animale sulla testa, che ne permettono il riconoscimento. La Balena Franca Australe si può avvistare lungo le coste della Penisola Valdes, dove arriva da giugno a ottobre per partorire o per accoppiarsi. La balena Franca Australe è una specie in via di estinzione, protetta dagli accordi della Commissione Balenera Internazionale: si pensa che la popolazione totale non superi i 5000 esemplari. In Argentina è protetta nella provincia di Chubut e dichiarata Monumento Naturale dal Congresso della Nazione. L’avvistamento è regolato da una legge che stabilisce i luoghi e i modi di navigazione solo per le imprese debitamente abilitate.
I Pinguini: Punta Tombo – Cabo dos Baias – La isola Pinguino
Continuando a scendere in direzione sud, troviamo le colonie piú importanti di pinguini: Punta Tombo, Cabo dos Bahias e “Isla Pinguino”. Due specie di pinguini sono rappresentate in questi siti: il pinguino di Magellano (Spheniscus magellanicus), presente lungo tutta la costa e il pinguino dal Pennacchio Giallo (Eudyptes chrysocome), solamente nell’ “Isola Pinguino” davanti a Puerto Deseado. Con alcuni mesi di differenza, il pinguino di Magellano arriva sulle coste a settembre, mentre quello dal pennacchio giallo a dicembre, tascorrono la fase di accoppiamento e riproduzione sulla terra ferma: i maschi arrivano prima per preparare il nido, le femmine depongono le uova, che si aprono circa 45 giorni dopo. A partire da questo momento il maschio e la femmina cominciano a difendere il proprio nido alternandosi per andare alla ricerca di cibo per i pulcini. Dopo circa due mesi i pulcini cambiano il piumaggio ed iniziano ad avvicinarsi al mare. Riprende cosi il ciclo marino e abbandonano i nidi, dove ritornerranno l’anno successivo.
Parco Marittimo Costiero
Nel 2008 fu approvata per il Congresso della Nazione la creazione del Parco Intergiurisdizionale Marittimo Costiero “Patagonia Austral”, il primo del suo genere in tutto il paese. Il parco va da Bahia Camarones fino al nord del Golfo San Jorge, e si compone di un’area protetta di oltre 100 km di costa, 42 isole, 500 km quadrati di mare e un letto e sottosuolo marino di grande ricchezza ecologica.
La riserva comprende 13 specie e mezzo milione di uccelli, come il pinguino di Magellano, il petrel gigante del sud, il cormorano imperiale, il cormorano dal collo nero, il biguà, il gabbiano cuoco australe e quello di Olrog, le gabbianelle sudamericane, il pico giallo e quello reale, l’escùa comune e quello cileno, oltre ad altre specie.
La creazione del Parco Intergiurisdizionale Marittimo Costiero “Patagonia Austral” ha come obiettivo il mantenimento dell’equilibrio degli ecosistemi terrestre, costiero e marittimo, proteggere il patrimonio paesaggistico, culturale e naturale, propiziare e facilitare le ricerche ed i monitoraggi ambientali come principali attività associate alla conduzione, oltre che diventare un punto di interesse turistico per la provincia.
Puerto Deseado e La Ria Deseado
Puerto Deseado è una tranquilla cittadina sull’Atlantico, con alcuni luoghi di grande interesse e, in particolare, la riserva naturale Ria Deseado. L’economia locale è legata soprattutto alla fiorente attività della pesca d’altura, con una nutrita flotta di pescherecci nel porto, ma Puerto Deseado è anche un paesino tipico di questa zona e fino a qualche anno fa era il punto d’arrivo del “ferrocarril patagonico”. La linea ferroviaria oggi è in disuso ma la stazione, testimonianza di un’epoca pionieristica, è un luogo interessante da visitare, così come il museo cittadino allestito con i reperti di un veliero inglese affondato nel Settecento. Dal porto inizia l’escursione per la Ria Deseado, una delle più importanti riserve marine del Sudamerica con una ricca fauna e splendidi paesaggi. Si parte con un’imbarcazione e si prosegue poi con le jeep, attraversando uno scenario davvero unico creato dalla “invasione” dell’estuario del Deseado da parte dell’oceano, che ha sommerso il fiume per 40 chilometri nell’entroterra. È un rifugio ideale per la fauna marina e qui nidificano diverse specie di uccelli: dai pinguini ai cormorani, dalle procellarie agli aironi. Addentrandosi nella riserva si incontrano guanachi, mara, nandù (piccoli struzzi) e puma, fino ad arrivare in un punto magnifico per guardare il panorama della Ria, il celebre Mirador Darwin: un omaggio al grande studioso, che esplorò quest’area durante il suo viaggio intorno al mondo.
Parco nazionale Monte Leon
Il terreno dove sorge il parco fu donato nel 2002 allo stato dalla Fondazione Vita Silvestre Argentina. Il parco nazionale Monte Leon si trova al sud est della provincia di Santa Cruz, tra la Ruta Nacional 3 e la costa marina, a 210 km a nord di Rio Gallegos. Possiede 32 km di spiaggia, alte scogliere, isole, piccole baie e rientranze. Inoltre vi si trova una grande biodiversità: sono registrate 68 specie di uccelli, 4 di rettili e 20 di mammiferi. Inoltre nella zona di steppa si vedono guanacos e choiques. I pinguini di Magellano sono anch’essi presenti e rappresentano la quarta colonia riproduttiva più importante del paese.
Il parco protegge parte della steppa patagonica e parte del mare. Si tratta di una zona che possiede un ecosistema molto diverso e ricco, dove si incontrano siti di grande valore paleontologico e archeologico.